Avrai sentito decine e decine di volte dire che non è importante la quantità di traffico che ottieni, ma la sua qualità.
In inglese è più facile “targeted traffic”, ma dire “traffico targhettizzato” in italiano è abbastanza brutto.
Per questo, qualità del traffico.
Argomento di oggi.
Prima di tutto però, per i neofiti del web, cerchiamo di capire cosa si intende per traffico
Quando parliamo di traffico su internet, non stiamo parlando di giri di droga Internazionali.
Il traffico è semplicemente la massa di persone che, in un determinato lasso di tempo, visitano il tuo sito web o la tua offerta.
Se per esempio il tuo sito si chiama www.cercatraffico.it e riceve 50 visitatori in 24 ore, potrai dire che il tuo traffico medio è di 50 views/al giorno.
Ovvero, 50 persone al giorno visitano quel sito.
Quelle 50 persone sono il tuo traffico.
Ma attenzione a quello che ho appena detto: 50 PERSONE.
In realtà, il traffico non è dettato solo dalle persone, ma da tutta la categoria di bot e fake che viene mandato al tuo sito web.
E proprio di questo andremo a parlare oggi.
Parlare al muro o allo specchio non piace a nessuno.
È frustrante e toglie la voglia di fare le cose.
Per questo motivo, tante persone ricorrono al traffico da bot, proxy, profili fake vari incanalati in dei software di automazione e quant’altro.
Perché non raccontiamoci storie: avere traffico è la linfa vitale del tuo progetto su internet.
Se nessuno lo considera, non avrai magicamente né vendite né lettori.
Questo è un problema. Uno dei tre problemi principali del digital marketing e di tutti i mestieri digitali.
E ad ogni problema, c’è una soluzione.
Giusto?
Ni.
In inglese le possibilità per ricevere traffico sono tantissime. In 10 minuti, sarei in grado di ottenere lo stesso traffico su di un blog esistente da due anni in 1 giorno.
Pensiamo a un blog che faccia circa 200 visite al giorno, da Google.
Posso ottenere lo stesso quantitativo di visite in 10 minuti su Quora, un sito di domande e risposte.
Anzi, molto di più. Ho letteralmente fatto una prova e negli ultimi 7 giorni più di mille persone hanno letto le mie risposte.
In un solo giorno, a fronte di un impegno di circa 30 minuti, ho fatto 730 visite.
Non tutti avrebbero cliccato sul link, ovvio, ma unendolo ad altri network inglesi e ci renderemo facilmente conto di quanto sia immensamente più facile fare business in inglese.
Ma di questo parleremo in un altro articolo.
Tornando al traffico, abbiamo capito che è decisamente importante.
Ma quando qualcosa è veramente importante e non hai un metodo chiaro per risolvere un problema ad essa correlato (non ci sono domande in Italiano su Quora), che fai?
Ti disperi e ti vendi al primo che ti offre una soluzione.
E così compri.
Compri.
Compri
“Traffico”. O meglio, traffico da bot, persone fake, ripetuto, finto, di qualità pessima!
Se hai capito che internet non è solo un gioco e che il mondo digitale non è finto, avrai anche capito che tutto il tuo business digitale gira attorno al traffico.
E quando apri una azienda, o anche solo ospiti degli amici a casa, chi vuoi che venga a visitarti?
Dei gatti?
Pensi che dei gatti potrebbero comprare il tuo prodotto o anche solo sentire cosa hai da dire?
Questo è quello che ottieni comprando traffico bot.
Dei gatti.
L’unica utilità che può avere per la tua azienda è che viene vista, perché “guarda quanti gatti ci stanno andando!”.
Ma gatti rimangono.
Quello che invece vorresti è che delle persone reali venissero da te.
E che, possibilmente, queste persone reali fossero anche interessate.
Nel senso che se parli di diritti umani, ad esempio, non vuoi che venga a visitarti il ku klux klan.
Questo è il concetto di traffico di qualità o, se vogliamo, del traffico targhettizzato.
Un determinato numero di persone interessate al tuo progetto che visita il tuo sito o la tua offerta online.
In quel caso, parliamo di un reale interesse.
Dopo che persone interessate e reali visitano il tuo sito, tocca a te.
Sta alla tua capacità di “attaccare bottone” e convincerle che il tuo prodotto è valido.
Sta alla tua capacità di farle appassionare ai tuoi contenuti tanto da farti lasciare la loro email.
Sta alla tua capacità di farti seguire sui social perché ti reputano un riferimento.
Sta a te.
Una dura legge del marketing – anche digitale – e della vita in generale è che non vince sempre chi ha il prodotto/contenuto migliore.
Vince chi lo sa sponsorizzare meglio.
E’ il motivo per cui nessuno sognerebbe di battere Facebook.
Puoi fare un prodotto migliore di Facebook?
Certo.
Puoi fare un prodotto che venga considerato un’autorità come facebook, visitato da miliardi di persone e con una potenza di mercato pari a un piccolo Paese?
Sì… possibile… ma avrebbe senso provarci?
Non penso proprio.
Per questo, non puoi sperare che dato che il tuo articolo è fatto bene ed è completo venga visto dal tuo pubblico.
Ecco perché tutti ne parlano.
Per essere visti oppure per farti capire che devi essere visto.
Un po’ un circolo – ma questo è.
Il Traffico lo ricevi perché sei bravo a vendere il tuo prodotto, il tuo brand o la tua persona come autorità.
Successivamente, ti serve la qualità.
Perchè la persona ti seguirà solo se hai contenuti di qualità e Google ti indicizzerà solo se i tuoi prodotti sono di valore.
Ma all’inizio no.
All’inizio vedrai i tuoi articoli ricevere 2 visite.
E non avrai nessun sito a cui appoggiarti per averne di più.
Potresti pagare gli annunci, che è il metodo più veloce, ma in via del tutto gratuita c’è poco che puoi fare.
Qualcosa c’è, e ne parleremo, ma poco.
Devi riuscire ad abituarti a credere che, per lo meno, quelle due visite sono di persone interessate.
E che valgono di più di 50.000 visite da parte di bot.
Le guardi, le analizzi, capisci da dove e perché arrivano, e migliori i tuoi contenuti per quell’audience.
Aumenti la tua promozione sui social.
Aumenti la tua promozione anche nella cerchia di amici.
Insomma, ti muovi nel Mondo Reale (anche se digitale) per riuscire a trovare il tuo pubblico.
Ovunque tu voglia: Forums, Youtube, etc.
Parleremo anche di queto.
Ma quelle 2 visite sono il tuo punto di partenza – non di arrivo.
Inizia a vederle come una normale conseguenza del fatto che non ti conosce nessuno e non perdere fiducia in te stesso o nel tuo progetto.
Quasi tutto ha bisogno di 3 mesi anche solo per essere indicizzato bene su Google, per cui stai calmo/a e goditi l’avventura.
Perché, fidati, le visite da bot non servono a niente.
Potresti rischiare fonti di traffico economiche, ma fai attenzione a quanto lo sono.
Spesso quelle da 0.000000000000000001 cent a click sono del tutto inutili e forniscono traffico proxy, bot, etc. che non è minimamente interessato al tuo prodotto.
In Italia è un fenomeno poco diffuso, ma per ricevere traffico veloce è possibile utilizzare i traffic exchange.
I traffic exchange sono delle piattaforme dove ottieni crediti per guardare siti/video di altri e, in cambio, loro guardano le tue offerte.
E’ comunque pessimo traffico.
Qualitativamente basso e per niente interessato alla tua offerta.
Ma per lo meno di solito sono persone vere.
Per cui, se la tua offerta per caso fa per loro e la stanno guardando veramente, potrebbero comprare.
E’ come ricevere persone random a casa tua che vengono pagate per esserci.
Magari le convinci che sei una persona super esperta. O magari si mettono le cuffie e ti ignorano perché tanto sono state pagate.
Spesso è uno spreco di energie, anche perché di piattaforme italiane di questo tipo non ne conosco.
In media, mi sentirei di dire che se una offerta converte 1 su 100 a comprare in media, sui traffic exchange potrebbe diventare 1 su 500 o anche 1 su 1000.
Per fare un esempio che esiste anche qui, è come chiamare tutti i presenti sulle Pagine Bianche e sperare ti fissino un appuntamento a casa loro.
Non che comprino.
Solo che vogliano vederti.
La qualità del traffico che ricevi è uno dei fattori fondamentali per te stesso e per Google per valutare la tua offerta su internet.
Qualità vs Quantità è un discorso da poter fare solo quando puoi rinunciare a un aspetto di qualità per la quantità, ma solo se i visitatori sono comunque interessati.
Ad esempio, su Youtube, potresti sacrificarti a fare una challenge.
Magari non ti piace, ma se ti porta in tendenza potresti avere un enorme successo.
Per cui lasci da parte la quantità, e ti concentri sulla qualità.
In quel caso, decidi tu.
Ma quando si parla di visite web o credibilità online, ti consiglio sempre di non ricorrere a sistemi black-hat (sistemi eticamente immorali o addirittura illegali).
I sistemi black-hat sono sistemi che rompono le regole del sito ospitante, e sono quindi illeciti.
Tutti i sistemi di questo tipo finiscono col darti traffico orribile, non disposto neanche a leggere il nome del tuo sito web.
E, fidati, non ne hai bisogno.
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