Guardando un po’ più in là del nostro naso, possiamo però vedere chiaramente un messaggio molto più profondo, un lavoro di completo svecchiamento della brand identity, che collega un disegno ad un concetto. Questo stesso concetto è ben espresso anche dal nuovo claim “Black and White and More”, che è anche il nome del più ampio progetto di rinnovamento di immagine della società e che, come espressamente detto in una conferenza stampa “ declinerà il modo di essere Juventus, i principi e i valori del club, in esperienze diversificate e innovative, rivolte sia agli appassionati bianconeri di tutto il mondo, sia a coloro che oggi sono meno vicini al mondo del calcio”. Una promessa al pubblico che parla non solo all’ italiano medio, ma al mondo intero e in un ottica globale e non solo per la lingua usata.
La scelta di compiere per prima questo passo verso la novità risponde infatti ad esigenze diverse; da una parte la volontà di parlare un linguaggio più giovane per raggiungere nuovi target (bambini, donne e millenials) dall’altra, generare un’immagine che ben potesse supportare le aspirazioni della società: la ricerca di nuovi mercati e le mire espansionistiche della Juve verso le terre asiatiche. Il tutto condito con una particolare attenzione al mondo digital: oggi più che mai i loghi devono essere intelligibili, accattivanti e riconoscibili, ma soprattutto devono essere pensati per essere riprodotti non solo sugli oggetti di merchandising, ma anche su ogni piattaforma e in qualsiasi contesto.
I tempi moderni pretendono essenzialità e linee pulite, e la lettera J è stata sapientemente scelta per convogliare al suo interno la storia del club, correlando tutti quei concetti visivi che ognuno di noi associa da sempre alla Juventus.
Il messaggio visivo è costruito per non essere più solo confinato al mondo del calcio, ma espressione di un vera e propria nuova idea di brand, di cui la Juventus, anche in questa occasione, ha voluto essere precursore. Una scelta audace, che rompe gli schermi e le tradizioni del settore calcistico, ma che è destinata ad essere imitata in brevissimo tempo.
Siamo sicuri che il nuovo look della Juve sia solo uno dei tanti cambiamenti d’immagine che coinvolgeranno le squadre italiane e non. Le altre società non resteranno imprigionate nei vecchi dettami e non si faranno lasciare indietro da una un vision aziendale futuristica, mangiandone la polvere. Nuovi cambiamenti e svecchiamenti si stagliano dunque nell’orizzonte calcistico, e noi saremo qui, pronti a giudicare al nostro meglio il lavoro di chi, come noi, fa dell’immagine la propria prerogativa.
Be Positive!
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