Il crowdfunding rappresenta una forma di raccolta fondi collettiva realizzata tramite portali online, a sostegno di una serie di progetti e/o iniziative.
In italiano il termine può essere tradotto con finanziamento collettivo o, letteralmente, “finanziamento della folla” (da “crowd: folla” e “funding: finanziamento”).
La particolarità di questo fenomeno va ricercata nella provenienza delle risorse, ossia dei fondi raccolti: ognuno può decidere di sostenere la causa (il progetto) contribuendo anche con minime somme di denaro.
Viene naturale, dunque, sostenere che l’abilità fondamentale risieda nella capacità di coinvolgere tanto più pubblico possibile attraverso l’emozionalità che l’idea riesce a suscitare in esso.
Pertanto, il punto centrale del crowdfunding risiede nella condivisione di un’idea di un pensiero.
Proprio per questo il finanziamento collettivo (a discapito del pensiero comune) è nato molto prima della diffusione di Internet.
Facciamo un veloce passo indietro per capire meglio con che cosa abbiamo a che fare: 1884, New York, in quell’anno fu indetta una raccolta fondi, attraverso il metodo del finanziamento collettivo, per la costruzione del piedistallo della Statua della Libertà.
Per riuscire nell’intento si sfruttò l’influenza del famoso editore newyorkese Joseph Pulitzer, il quale promise a chiunque avesse donato qualche dollaro una menzione all’interno del proprio giornale.
Si fece così leva sul senso di appartenenza dei cittadini americani e la somma di denaro necessaria venne raccolta in poco tempo.
La rete, dunque, non ha creato da zero un nuovo fenomeno, semmai ha contribuito ad ampliarlo in termini monetari, riuscendo allo stesso tempo a raggiungere una fetta assai più ampia di pubblico desiderosa di riconoscersi in qualche idea e di partecipare per sostenerla in prima persona.
Ma, concretamente, come funziona tutto questo?
Per rispondere a questa domanda è importante innanzitutto tenere in considerazione che esistono 4 principali modelli di crowdfunding, distinti per finalità della raccolta delle risorse finanziarie, oppure per quanto riguarda la remunerazione prevista per i finanziatori del Web.
Di seguito li vedremo singolarmente, riportando le relative piattaforme online.
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