In quanto italiani, nati nella patria della pasta e della pizza, della mozzarella e del buon vino, sappiamo bene come il cibo sia sinonimo di convivialità. Riunirsi intorno ad una tavola è da sempre un atto ricco di significato,caposaldo della socialità e momento fondamentale per condividere ricorrenze e quotidianità. In questi ultimi anni,con il proliferare dei mezzi di comunicazione e dei social media,si è assistito alla diffusione di una vera e propria cultura del cibo, fatta di luoghi,immagini ed esperienze condivise. Una cultura che non rimane più racchiusa tra le mura domestiche ma che diventa narrazione, non solo testuale ma soprattutto visiva. Ecco dunque che le aziende che operano nell’ambito del food&beverage si sono rese conto di come il cibo sia in grado di stimolare innumerevoli conversazioni, e hanno deciso dunque di inserirsi in queste dinamiche allo scopo di avvicinare i consumatori al proprio brand. Non dobbiamo però dimenticare che i social network sono nati anzitutto per le persone,e non per le imprese. Serve quindi estrema accortezza nell’utilizzarli a proprio favore:non si deve trattare di semplice pubblicità,volta esclusivamente alla vendita,ma bensì della creazione di contenuti validi,in grado di coinvolgere l’utente e stimolare una comunicazione bidirezionale. Produrre contenuti interessanti non è però un’attività alla portata di tutti: viviamo all’epoca dell’overload comunicativo ed è dunque necessario che le aziende, per emergere e distinguersi, imparino a dialogare con i propri consumatori seguendo le logiche che dominano i nuovi mezzi di comunicazione. Sbagliare i contenti, i canali o il registro comunicativo potrebbe infatti far incappare le aziende nel rischio di ottenere l’effetto opposto: risultare fastidiosi ed invasivi agli occhi del proprio target.
Abbiamo perciò deciso di mostrarvi in questo articolo l’esempio di Chobani, brand statunitense che ha scelto di utilizzare i social network in modo intelligente e profittevole, adottando strategie innovative in grado di creare grande engagement a piccoli costi. Chobani è un marchio di yogurt greco nato negli Stati Uniti nel 2005 dalla nostalgica visione del fondatore Hamdi Ulukaya. L’uomo,di origine turca ma emigrato negli USA nel 1994 non riesce a trovare nel nuovo paese i sapori della sua infanzia e decide,parendo dal nulla,di aprire una fabbrica di yogurt che potesse portare sul mercato un prodotto di alta qualità,ricco e cremoso,come quello che mangiava da bambino. Lo fa scegliendo di trasportare il prodotto al di fuori dei negozi specializzati e introducendolo nel mass market e scegliendo inoltre,date le poche disponibilità economiche iniziali,di sfruttare a proprio favore la potenza dei social media. Questo approccio ha consentito a Chobani di scalare il mercato statunitense e accumulare una fortuna di 1 milione di dollari negli ultimi 5 anni, divenendo leader nel settore.
Ecco i punti chiave della strategia di Chobani:
Abbiamo deciso di parlare di questa esperienza su Business Positivo per farvi comprendere le reali potenzialità dell’applicazione dei social media alla vostra azienda food. L’impegno deve essere costante,il target compreso a fondo e l’approccio creativo,ma con una strategia a monte e competenze nel settore si possono ottenere grandi risultati a costi nettamente inferiori rispetto a quelli delle campagne tradizionali. Pensare in grande e puntare in alto è stata la mossa vincente per Chobani,che ha creato un vero e proprio impero dando fiducia ai nuovi mezzi di comunicazione. Pur piccoli che siate,l’approccio innovativo potrebbe essere l’alba di una nuova era. Cosa state aspettando?
Be Positive!
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